Palazzo Vicini sorge sulla prima cinta muraria di Longiano, borgo medievale immerso nel meraviglioso paesaggio delle colline romagnole, premiato nel 1992 dalla rivista Airone come “Villaggio ideale d’Italia”, nonchè Bandiera Arancione del Touring Club italiano fin dal 2005.
 
Appena varcato l’uscio, si coglie la magia sottile di questo edificio del diciottesimo secolo, casa padronale e insieme castello. La struttura architettonica ampia e maestosa si sviluppa in un susseguirsi di grandi saloni, scorci suggestivi e angoli che sembrano cristallizzati in un lontano passato, archi e ogive di cui si scorge ancora il profilo sui muri portanti e la terrazza che guarda sulla valle dei ciliegi, sino al mare.
 
Palazzo Vicini è un vero e proprio santuario della memoria, un luogo incantato dove ogni persona che vi ha vissuto ha lasciato qualcosa di sé: fu abitato da frati quando era convento; frequentato da musicisti, poeti e letterati come Giosuè Carducci e Renato Serra, quando nei primi anni del ‘900 fu sede di prestigiosi ricevimenti; nonché sfruttato dai soldati come presidio militare, durante la seconda guerra mondiale.
 
Le impronte che ogni epoca ha lasciato in questo edificio sono state preservate con la cura, l’amore e il rispetto che la sua storia merita. Gli attuali proprietari sono, già da tre generazioni, custodi fedeli e discreti delle tradizioni e delle testimonianze di un passato che rivive attraverso atmosfere e suggestioni le cui radici affondano nella meravigliosa terra di Romagna: gli oggetti antichi, l’arredo e le vecchie foto, i grandi camini, la monumentale cucina, il forno del pane, il pozzo dell’acqua piovana, le stalle e le cantine, il colpo d’archibugio del Passator Cortese che segna il portone di ingresso…
 
Non è un caso, dunque, se tra queste mura hanno trovato il set ideale registi come Bertolucci e Zaccaro ed interpreti come Bruno Ganz, Ornella Muti e Sabrina Ferilli.