Palazzo Vicini e il cinema





Per le sue caratteristiche storiche e architettoniche e per la cura con cui i proprietari sono riusciti a preservare le atmosfere e le suggestioni del passato, Palazzo Vicini è stato considerato dai registi Giuseppe Bertolucci e Maurizio Zaccaro il set ideale per raccontare le loro storie.
La domenica Specialmente
Nell’estate del 1990, Giuseppe Bertolucci gira un episodio del film “La domenica specialmente” che si inserisce in un racconto cinematografico costruito su quattro soggetti di Tonino Guerra. Sono quattro storie incrociate, tante quante le stagioni dell'anno, affidate a quattro registi diversi: Bertolucci, Giuseppe Tornatore, Ricky Tognazzi e Francesco Barilli.
L'episodio di Bertolucci racconta uno strano triangolo amoroso composto da una coppia di ragazzi, Anna e Marco, e da un uomo maturo, Vittorio. Gli interpreti d’eccezione sono Ornella Muti, contesa tra un insolito Bruno Ganz, convinto da una lettera di Bertolucci a ritornare su un set italiano, e un giovane Andrea Prodan.
I tre si incontrano casualmente, una domenica qualunque, nella casa di Vittorio (Bruno Ganz). È stato il nonno, l'ottico del paese, a lasciarla così come la vediamo, illuminata dai proiettori e ingombra di cavi, vecchia dimora signorile ai piedi della Rocca e con vista sulla valle, piena di antichi oggetti, di lenti e di occhiali, di soprammobili e di quadri di una certa ricercatezza.
Marco (Andrea Prodan) è innamorato di Anna (Ornella Muti) ma Anna è attratta da Vittorio, che la corteggia. Senonché, alla fine della serata, quando Vittorio uscirà di casa per telefonare a Anna e con questo espediente confessarle il suo desiderio, la scintilla scatterà tra la ragazza e Marco. Vittorio si consolerà con una sconosciuta (Nicoletta Braschi), incontrata in lacrime alla cabina del telefono.
Bertolucci sceglie, dunque, Palazzo Vicini come set delle scene che si svolgono nella antica dimora del nonno di Vittorio e che rappresentano il corpo principale dell'intero episodio. La suggestiva ambientazione dell'appartamento padronale ben si sposa con le atmosfere sognanti e rarefatte ricreate dal regista.
Al di là delle Frontiere
"Al di là delle frontiere" è un film in due episodi di Maurizio Zaccaro, con Sabrina Ferilli protagonista, andato in onda in onda su Raiuno nel 2012. Il soggetto del film è liberamente ispirato all'omonimo romanzo di Nini Wiedemann, ovvero Angela Ghiglino, di cui rievoca la vera storia.
È la storia di un amore folle, sbocciato durante la seconda guerra mondiale tra una ragazza italiana legata ai partigiani, e un maggiore tedesco, ligio al suo dovere di soldato ma che odia gli orrori della guerra. Lei è una giovane di Petra Ligure che durante l'occupazione nazista conosce casualmente il maggiore della Wehrmacht Hans Wiedemann. Non potrebbero essere più diversi e distanti: Angela odia il fascismo e collabora con la Resistenza in Liguria, lui è un ufficiale dell'esercito nemico che calpesta il suolo della patria, ma i due s'innamorano perdutamente.
Il loro amore è inaccettabile dalla famiglia Ghiglino e dalla cerchia dei suoi amici, mentre lei stessa teme di essere tacciata di tradimento e di prostituirsi all'invasore. Altrettanto dall'altra parte, dove i commilitoni disapprovano il comportamento del maggiore, che ha assunto Angela come interprete, e gli alti gradi della Wehrmacht gli ordinano di partire per una missione suicida.
La guerra infuria, ci sono battaglie, bombardamenti che seminano morte e distruzioni, finché l'avanzata degli eserciti alleati non costringe i tedeschi a ritirarsi e Hans e Angela giungono a Venezia. A questo punto si pensa che la guerra stia per finire e Angela fa di tutto per convincere Hans ad evitare ulteriori sofferenze e distruzioni per la città della Serenissima e ad arrendersi. Finalmente arriva la pace e dopo tante traversie e tanti pericoli i due innamorati possono unirsi in matrimonio.
L'appartamento padronale di Palazzo Vicini viene scelto come dimora della famiglia di Angela (Sabrina Ferilli) e appare in numerose scene del primo episodio della miniserie prodotta da Rai Fiction – Rizzoli Audiovisivi.